Perché viaggi con un bambino così piccolo? Giuro che ogni volta che mi sento fare questa o che la sento fare ad un altro genitore sento un brivido lungo la schiena!

Ora, partendo dal presupposto che LA DOMANDA NON DOVREBBE NEANCHE ESSERE POSTA, ma la mamma degli imbecilli è sempre incinta, normalmente questa domanda viene seguita da “Ma non lo sai che non si ricorderà niente?!”

La risposta universale ad entrambe le domande potrebbe essere: “una forchettata di fatti tuoi no? Lo sai che si campa 100 anni?”, oppure “perché lo porti da Babbo Natale e gli compri regali, tanto vale dargli una bottiglia di plastica per giocare!”, ma dobbiamo essere più diplomatici e dimostrare di non essere ottusi come il nostro interlocutore.

Quello che vorrei far capire a queste persone, sempre pronte a giudicare l’operato altrui, è che VIAGGIARE E’ SEMPRE UNA BUONA IDEA! Abituare il bambino a spostarsi oltre le mura di casa o i confini della città non può essere che un bene per tutta la famiglia! Conoscere altri luoghi, altre civiltà, provare cibi esotici ed uscire dalla solita routine sono convinta che sia meglio che chiudersi in casa piangendosi addosso sul quello che avremmo potuto fare e invece siamo qui….

Personalmente credo che i viaggi si facciano famiglia, per noi non è assolutamente contemplata l’idea di lasciare le bimbe dai nonni e partire verso luoghi paradisiaci da soli, se si decide di fare un viaggio, qualunque esso sia, lo si fa insieme! E’ vero sicuramente un bambino non si ricorderà di essere stato a 6 mesi alle Cascate del Niagara o ad un anno in un safari in Africa, ma la felicità dei genitori creerà una famigliare più sereno piuttosto che la frustrazione di pensare “potrei essere là invece sono rinchiuso qui!”.